La "zanzara
tigre", pi� propriamente Aedes albopictus, fa la sua comparsa in
Italia nel 1990 e nell'arco di soli 2 anni viene segnalata in Liguria,
Veneto Lazio e Lombardia.
La chiave del suo successo risiede nell'enorme adattabilit� ad ambienti
di tipo differente.
Tipicamente "arboricola" nelle regioni di origine depone le uova anche
in copertoni abbandonati, scatole di latta, vasi o sottovasi di piante
ornamentali e qualsiasi altro recipiente contenente acqua stagnante.
Unica
tra i suoi parenti orientali � inoltre in grado di produrre uova "embrionate",
capaci di sopportare le temperature invernali europee, ed iniziare una
nuova fase di attivit� con l'inizio della primavera.
Il sistema
di diffusione di Aedes albopictus � dei pi� semplici ed efficaci: le uova
deposte in raccolte d'acqua accidentali, ad esempio quelle che si formano
nei copertoni d'auto esposti alla pioggia, sono trasportate passivamente
in giro per il mondo dalla rete di commercio internazionale.
I rischi sanitari pi� gravi, comunemente legati alla presenza di Aedes
albopictus, sono fortunatamente scongiurati in Italia.
Arbovirosi
quali dengue e febbre gialla, che possono essere trasmesse da questa zanzara,
sono infatti diffuse esclusivamente in climi tropicali.
� possibile
invece che la zanzara tigre si inserisca nel ciclo di propagazione di
alcune parassitosi canine, le filariosi, aumentandone i rischi di trasmissione
all'uomo.
La lotta contro la zanzara tigre, data la variet� di focolai larvali colonizzati,
sembra difficile con i mezzi attualmente a disposizione.
Una partecipazione individuale al controllo e all'eliminazione dei possibili
siti di ovideposizione � certamente la misura di protezione personale
pi� sicura ed efficace da applicare.
Circolari
di varie A.S.L. inoltre, indicano come rimedio efficace per l'allontanamento
della zanzara Tigre, l'inserimento nei sottovasi, o all'interno dei tombini,
o in prossimità di acque stagnanti, di un semplice filo di rame
elettrico di 20-30 cm.
Sembra che precluda la possibilità di schiudersi alle uova depositate.
Un'ulteriore precauzione
o rimedio attuabile con un piccolissimo sforzo.
Riassumendo,
sintetizziamo i principali dati per capire più
approfonditamente come difenderci da insetto.
Cosa
è e da dove proviene:
E' una
zanzara di origine asiatica, nome scientifico Aedes albopictus, rinvenuita
per la prima volta nel 1990 in Italia dove con tutta probabilità
è stata introdotta con il traffico di pneumatici usati.
Che
aspetto ha?
E' di
piccole dimensioni (circa 5 millimetri di lunghezza, escluse le zampe),
di colore nero, fatta eccezione per una banda longitudinale bianca sul
dorso e per numerose bande bianche disposte ad anello lungo le zampe.
Quando
è attiva?
Il periodo
di attività va da maggio ad ottobre con la particolarità,
rispetto alle zanzare comuni, di prediligere il giorno come periodo di
caccia.
Dove
depone le uova?
Le femmine
depongono le uova sulla parete interna di contenitori in cui è
presente acqua. Le uova si schiudono esclusivamente se sono sommerse dall'acqua.
I luoghi prediletti sono i tombini, gli pneumatici, le bottiglie, i barattoli,
gli annaffiatoi, i secchi, i sottovasi delle piante, i bidoni, le vasche,
i teli di nylon, gli abbeveratoi, le grondaie otturate ecc...ecc...
Quali
sono le conseguenze della puntura?
Innanzitutto
sono le femmine che pungono, in pieno giorno e ripetutamente.
La puntura è molto pruriginosa ma fortunatamente in Italia non
è portatrice di malattie infettive come in altri paesi.
Che
cosa devono fare i cittadini?
Seguire
semplici regole di buon vivere e di igiene.
Non disperdere rifiuti nell'ambiente ed evitare le cataste di materiale
che potrebbe facilmente diventare una zona ospitale per la zanzare.
Eliminare ogni raccolta di acqua stagnante da tutti i posti del giardino.
Se c'è la necessità di annaffiare l'orto, va preferito farlo
con un impainto idrico.
Se assente, utilizzare comunque un fudto di raccolta, ma abbiate l'accortezza
di sigillarlo e comunque svuotarlo ogni sette giorni.
Se avete delle vasche nei vostri giardini, è preferibile introdurre
dei pesci rossi i quali sono predatori delle larve di zanzara.
Svuotare sul terreno e non nei tombini, i ristagni d'acqua che si creano
nei sottovasi delle piante.
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